Opere d’arte di lana

Tra le montagne della Carnia, nel piccolo paesino di Comeglians, si trova l’unico laboratorio di hand-tufting in Italia, dove un’artigiana del posto crea originali tappeti su misura. Lei si chiama Silvia Di Piazza e il suo mondo è fatto di montagne e lana colorata.

Grandi finestre illuminano il laboratorio tessile, immerso tra i panorami dei boschi della sua infanzia. Arredi in legno scaldano l’atmosfera dello spazioso ambiente industriale: un luogo di lavoro accogliente decorato con oggetti che ricordano tradizioni montanare e artigianali del posto. Gli scaffali, un arcobaleno di colori, colmi di lane tinte in svariate tonalità, sembrano la tavolozza di un pittore.  Ma Silvia è un’artista un po’ particolare e al posto del pennello usa una strana pistola che letteralmente “spara” fili di lana sulla tela bianca. Così ciuffo dopo ciuffo il telaio si riempie di macchie di colore fino a comporre un soffice e originalissimo arazzo.

E’ questa la tecnica dell’hand-tufting, un mix di tradizione e innovazione in cui si incontrano manualità dell’artigiano e tecnologia dello strumento usato.

Artigiana autodidatta

Ma come nasce la passione per l’hand-tufting? Beh, un po’ è stato anche merito del caso. Nel 2009, in un periodo particolare della sua vita professionale, Silvia coglie l’occasione di rilevare l’attività di manifattura tappeti di Comeglians da un’altra imprenditrice. Entusiasta di tornare tra le sue care montagne e di rimettersi in gioco con qualcosa di manuale, per i primi tempi come una ragazza di bottega, apprende la tecnica osservando l’artigiana all’opera. In seguito, affidandosi solo all’istinto e alla creatività, impara l’arte per prove ed errori: una vera autodidatta nella realizzazione dei tappeti taftati a mano.

 

All’inizio non sono tutte rose e fiori, Silvia infatti svolge diversi lavori al mattino per poter impiegare interi pomeriggi nella nuova attività manifatturiera. Ma per fortuna gli anni di sacrifici e tanta passione la ripagano e oggi può finalmente dedicare tutto il suo tempo alle sue “creature” di lana. Circondata dalle montagne e “armata” della sua pistola per la taftatura, ogni giorno che passa nel suo laboratorio Silvia si sente la persona più felice del mondo. E in questo momento è anche molto impegnata: il suo telaio ha già tre lavori in coda e i clienti sono pronti ad attendere settimane o addirittura mesi per avere in casa i suoi pezzi unici made in Carnia.

Tappeti su misura

Ogni tappeto è come un quadro, ha una sua storia e perfino un nome. Alcuni sono realizzati in collaborazione con artisti e designers per un progetto particolare o un evento, altri sono delle creazioni personali cariche di ricordi ed emozioni. Come ad esempio quello dell’Amicizia, coloratissimo pezzo unico, anzi sarebbe meglio dire un pezzo di cuore, perché porta impressi i nomi delle persone più care a Silvia e ovviamente non è in vendita.

Io ho avuto il piacere di vedere Silvia all’opera durante il nostro incontro online in cui ho assistito alla fase iniziale della genesi di un tappeto fatto a mano. Siete anche voi curiosi di scoprire come nasce un tappeto? Perché il prossimo potrebbe essere il vostro.

 

Genesi di un tappeto

Ad ogni nuova commessa c’è un briefing con il cliente per scegliere il soggetto, la forma, i colori. In seguito il disegno viene proiettato e riprodotto su una tela fissata ad un enorme telaio verticale. A questo punto inizia il lavoro creativo di “iniezione” della lana che può durare da pochi giorni a qualche settimana a seconda delle dimensioni e della complessità del progetto. Durante questa fase di esecuzione la nostra artigiana spesso coinvolge di nuovo il committente con una video call per mostrare l’avanzamento del lavoro e discutere di eventuali punti critici. Il tappeto quindi nasce e prende forma giorno dopo giorno anche con il contributo del cliente.

Pur partendo da un bozzetto o da un disegno preciso, la realizzazione segue molto l’estro artistico di Silvia diventando una creazione personale. In ogni progetto aggiunge, cambia, fa e disfa come Penelope, ritocca fino all’ultimo, controlla anche il minimo dettaglio alla ricerca della perfezione. Spetta ad una cara amica il compito di “convincerla” che il tappeto va bene e può essere spedito. E comunque si sa che è proprio l’imperfezione il vero valore del fatto a mano.

 

Opere d'arte da mettere sotto i piedi

Silvia punta molto alla personalizzazione, più che in prodotti e collezioni fatte in serie si è infatti specializzata in pezzi unici e irripetibili capaci di dare carattere alla casa. Vere opere d’arte da mettere sotto i piedi.

Tra una commissione e l’altra Silvia trova anche il tempo di svolgere delle attività didattiche con i bambini dell’asilo, dei progetti nelle scuole per avvicinare i più piccoli a questa affascinante tecnica artigianale. “Adoro lavorare con i bambini. Con la loro spontaneità creano senza saperlo dei tappeti di design” afferma. E in effetti spesso i tappeti di Silvia prendono vita da disegni di bambini. E’ il caso ad esempio del primo tappeto venduto oltre oceano ispirato dal disegno della nipotina di cinque anni che è stato spedito in una villa a Beverly Hills. E in molte altre occasioni Silvia consiglia i suoi clienti di attingere alla produzione artistica dei figli per la scelta di un soggetto davvero originale da riprodurre sul proprio tappeto di casa. Sarà sicuramente inedito!

Quanto pesa la felicità?

Quello di Silvia è un lavoro manuale talvolta anche pesante, ma la stanchezza è solo fisica non certo mentale. La soddisfazione di creare con le proprie mani dei tappeti artistici va oltre la fatica e Silvia coltiva la sua passione con grande entusiasmo e determinazione.

Fin da piccola ha sempre amato disegnare, guardare le meraviglie della natura fuori dalla finestra, e sognare.  Ora il sogno è portare un po’ di artigianato artistico “made in Italy” (anzi made in Carnia) in giro per il mondo. Di recente grazie al passaparola ma anche ai social media, in molti sono andati a scovarla in questo piccolo paesino tra le Alpi carniche per un’intervista, tanti come me si sono innamorati della storia di questa artigiana e dei suoi incredibili tappeti su misura. E il sorriso di Silvia la dice lunga su quanto ne sia orgogliosa. Quanto pesa la felicità? Quella di Silvia di Piazza 4 kg (di lana) per metro quadrato.

Photo credits: Silvia Di Piazza

Condividi su facebook
Condividi su linkedin
Articolo creato 44

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Inizia a scrivere il termine ricerca qua sopra e premi invio per iniziare la ricerca. Premi ESC per annullare.

Torna in alto